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Come cadere da una mattonella

Lo Zen è uno specifico tipo di Buddismo.

Proprio come il Cristianesimo, di fatto, pure il Buddismo esprime differenti scuole di pensiero. Lo Zen è nato in Giappone come sviluppo della dottrina cinese Chan, a sua volta basata sugli insegnamenti del maestro indiano Bodhidharma.

Il Sumi-e, la pittura tradizionale giapponese ad inchiostro, è anche detta Pittura Zen poiché è stata introdotta dalla Cina dai Monaci buddisti zen giapponesi in Giappone, i quali ne hanno fatto una vera e propria pratica, utile al percorso spirituale ed a connettersi con le leggi della Natura nonché dell'Universo. Attraverso il raccoglimento e la rappresentazione dell'essenza dei soggetti che si vanno a realizzare. Il foglio bianco su cui si va lasciare i segni di inchiostro rappresenta proprio l'Universo, ed i segni di inchiostro nero, le forme materiali che in un incessante andare e venire, appaiono e scompaiono al suo interno.


Da un lato lo Zen si presenta composto da un enorme numero di principi e regole, mentre dall’altro, si basa sostanzialmente sulla ricerca di vivere il qui e ora e trovare la consapevolezza del.

Qualche notte fa, ho fatto un sogno molto particolare.

Mi trovavo in un grande ufficio, stile open-space. Le pareti perimetrali erano costituite da enormi vetrate da cui si vedeva un paesaggio metropolitano, ricco di luci e grattacieli. L'ufficio stesso doveva essere in un grattacielo, data la visuale, e doveva essere ad un livello molto alto.

Dal mio punto di osservazione, vedevo un'area interna dell'ufficio a sua volta recintata da vetrate divisorie, al cui interno vi era un uomo dall'aspetto iper manageriale ed una donna . Tutto intorno erano presenti postazioni dove, uomini e donne stavano al lavoro senza curarsi minimamente della mia presenza.

Nonostante la distanza ed i vetri che cingevano i due, separandoci, io li sentivo parlare nitidamente e sapevo dentro di me che l'uomo-manager era Dio.

Dietro la sua scrivania era chiaramente super affaccendato a rispondere a più telefoni e a scrivere contemporaneamente su più tastiere e pc. La donna in piedi di fronte a lui, con plichi di documenti in mano, tentava di articolare una questione.

"Quindi, cosa stai cercando dirmi?" chiedeva l'uomo

"Che abbiamo un problema" rispondeva lei

"Sarebbe?"

" Gli uomini"

"Che hanno fatto?"

" Gli uomini, non riescono più a sprofondare nel Sé"

" Ma come?! Ma sprofondare nel Sé...equivale a cadere da una mattonella!"

Esclamava lui, mentre io aprivo gli occhi che mi restavano sbarrati.


Il mio primo pensiero è stato: “Fil, ma come stai messo?”

Subito dopo ho provato una grande allegria e non sono riuscito a trattenere un sorriso divertito, che derivava dall'idea di aver sognato Dio e aver potuto contemporaneamente ascoltare una sua esclamazione e quindi in qualche modo, aver ricevuto un messaggio.


Io non sono credente, ma questo non vuol dire che non sia suscettibile al fascino di una figura come quella di Dio, Buddha e tutte le rappresentazioni del Sacro e del Divino.


Mi sono alzato e ho riflettuto su questa frase surrealista, che nella sua metafora trovo strabiliante.

"Come cadere da una mattonella"

Cioè: estremamente semplice, nessuna altezza da affrontare, nessun salto nel vuoto.

Una mattonella.

Appena un passo in là, proprio qui a fianco.


Sarà anche stato Dio quell'uomo in sogno, ma certo questa frase ha un gusto molto Zen e in tutta coerenza con ciò che sono, non mi funziona l'idea di aver ricevuto un messaggio da un Dio in cui non credo.

Piuttosto, mi risuona di più l'idea che attraverso l'inconscio, sia emersa una rappresentazione del Sacro che è certamente in ognuno e ognuna di noi e che nel mio caso, per come tento di vivere e guardare alla vita, nel palesarsi mi abbia offerto una metafora di una consapevolezza che è in me.


Infatti, io lo sento che è così.

Lo sento che è estremamente semplice, esattamente come il Sumi-e.

Estremamente semplice, ma che non vuol dire facile.

E non è facile, perché la mente non vuole perdere il comando. Ha paura ad allinearsi al cuore e lasciare andare il controllo.

Ma noi, lo sappiamo.

E senza condannarla, accettiamo le sue resistenze senza smettere di praticare ed esercitarci. Praticare il Sumi-e, lo Zen, la meditazione, la ricerca personale, la preghiera, lo yoga, non è coltivare un'attività o una tecnica.

È costruire e consolidare un'abilità.

Quella di saper traslare in altri ambiti della nostra vita l‘atteggiamento e le intuizioni che dalla pratica possono talvolta emergere.


Nel prossimo weekend del 23 e 24 gennaio, praticheremo insieme il Sumi-e Experience Workshop sul tema dell'Orchidea giapponese. Un soggetto estremamente affascinante e ricco di simbologie. A questo link puoi iscriverti e ti ricordo che puoi tornare a frequentarlo gratuitamente se lo hai già fatto ( scopri tutto).


Ti aspetto

Filippo



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