Quando manca qualcosa che non si può colmare
- Filippo Manassero

- 14 set
- Tempo di lettura: 1 min
Ci sono mancanze che restano.
Non importa quanto tempo passa:restano lì, come silenzi tra le parole, come spazi bianchi tra le giornate.
A volte ci camminiamo accanto.
Altre ci inciampiamo dentro.
Altre ancora proviamo a ignorarle, a colmare ogni vuoto pur di non sentirle.
Eppure…proprio lì, nel punto in cui manca qualcosa, può nascere una nuova presenza.
Una presenza più sottile, più essenziale, più vera.
Da questo sentire sono nati i miei primi due quaderni:
🌙 Custodire il vuoto
🍂 Abitare l’assenza
Non sono quaderni da compilare.
Sono luoghi da abitare. Contengono testi da ascoltare, domande da custodire, una meditazione guidata, un piccolo esercizio pittorico, e uno spazio per lasciare tracce, segni, respiri.
Sono nati per accompagnare chi sente che anche l’assenza può essere una forma di presenza.
E che anche dal vuoto può germogliare bellezza.
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Con cura,
Filippo 🌱























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