Una ragazza di nome Glicine
Una leggenda di origine piemontese narra di una giovine che faceva la pastorella di nome Glicine.
Questa fanciulla era disperata per il suo aspetto fisico, si sentiva brutta.
Un giorno, persa nella disperazione, pianse sola nel bel mezzo di un prato; ad un certo punto le sue lacrime si tramutarono in una meravigliosa pianta di Glicine con un'inebriante fioritura.
Questa pianta è il simbolo primaverile, la sensualità della giovinezza.
E' considerata l'essenza astrale del segno dei pesci. Per le persone di questo segno sarebbe uno stimolo che riattiva il flusso delle idee. E' considerato un talismano contro le calamità, un filo magico che ispira le sensazioni più sublimi. Nel vocabolario dei fiori trasmette il messaggio di Riconoscenza o Amicizia.
Il glicine ha un rilevante significato simbolico nel buddismo Jodo Shinshu (o Buddhism Shin) fondato dal monaco Shinran (1173-1263) nel 1224 e pertanto è inserito nei suoi templi. I grappoli che pendono verso il basso in piena fioritura e i rami di questa vite sembrano abbassare il capo in segno di umiltà, sincero rispetto, supplica garbata e riflessione religiosa in riferimento a Buddha, così come l’uomo ha bisogno di pace e di tranquillità per raccogliersi e onorare l'entità divina.
Il 7 e 9 dicembre, orario 18.30 - 20
il Sumi-e Experience Workshop dedicato al fiore del glicine
La pittura Zen in versione on line attraverso workshops di 3 ore divisi in due appuntamenti.
Tutte le info per l’acquisto del corso e per i materiali necessari li trovi a questo link
Partecipando al workshop ti verranno inviati ad ogni fine sessione, la registrazione video della lezione stessa.
Al fine di aiutarti a mantenere un costanza nella pratica e conseguentemente un miglioramento assistito, potrai partecipare gratuitamente nel tempo tutte le volte che verrà rimesso in programmazione. Scopri come a questo link
Ti aspetto on line e ti saluto con questo Haiku
Filippo
Affaticato
alla ricerca di un tetto…
I fiori di glicine!
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